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Viaggio nel’900 delle donne

di Nella Condorelli



Presentazione

a cura di Maria Grazia Riveruzzi





Il documentario”Viaggio nel ‘900 delle donne” , ideato e realizzato da Nella Condorelli in collaborazione con la Rai New 24 e la Rai Teche e prodotto dall’Udi romana “La goccia”, propone una ricostruzione mai tentata fino ad oggi della storia e dell’attività politica del movimento delle donne del ‘900 nello scenario degli eventi politici che hanno segnato il secolo e il nostro Paese . Diviso in due tempi , ripercorre con uno sguardo diverso ,di genere , le tappe fondamentali del pensiero e delle azioni delle donne : dalla prima metà del ‘900 alla proclamazione della Repubblica italiana e alla ricostruzione del Paese nel dopoguerra e dal 1948 alla fine del secolo .     

Nel panorama televisivo , pur ricco di rubriche storiche e anche in quello cinematografico non esiste Questa storia ; esistono storie di costume , di singole personalità femminili ,  ma nulla che riguardi quel popolo di donne che ha contribuito con gli uomini al processo di unificazione , di liberazione, e  di democratizzazione della nostra Nazione .

Nel costruire questo viaggio Nella Condorelli non ha voluto  avvalersi di un testo storico di base , anche se esiste una ricca produzione storica, a cominciare dai testi della carissima Annarita Buttafuoco a Georges Duby e Michelle Pierrot , da Amanda Guiducci ad Eva Cantarella , da Lucetta Caraffa a Gabriella Zarri e a molte altre , ma tutte queste produzioni si riferiscono a particolari periodi in cui compare la donna come protagonista . La stessa si è avvalsa  , per la complessa ricostruzione storica,  di testimonianze dirette e indirette , di archivi di memoria femminile  e della collaborazione di molte donne che hanno lottato per  conquistare  il diritto alla cittadinanza .

Sono stata colpita da due aspetti metodologici , perfettamente rispondenti ai canoni della storiografia contemporanea e da lei adottati nella ricostruzione della Storia politica delle donne italiane : l’equilibrio mantenuto nel testimoniare l’opera indefessa, coraggiosa ed “eroica “ delle donne del Sud e delle donne del Centro – Nord ( contadine , mondine , operaie , partigiane , intellettuali , scrittrici ..Etcc)  e il carattere corale della storia , la valorizzazione della quotidianità e  della collettività .

 Questo video squarcia il “velo di Maya” e mostra una storia sessuata , agita dai due generi ,maschile e femminile , ora in lotta ora in sinergia di intenti e di ideali .

Nella Condorelli ha restituito alle donne soggettività , dignità e valore  e ha dato corpo  alle loro azioni e ha dato voce ai loro pensieri .

Questa di Nella è stata un’operazione non solo artistica ma soprattutto politica in quanto mette in luce la potenza della pratica politica della relazione  delle donne , testimoniata dalla presenza attiva di associazioni e movimenti femminili che hanno cambiato , nel corso della storia, il panorama socio-economico e politico del nostro Paese.                      

 La seconda parte del film- documentario è un viaggio collettivo; protagoniste sono le associazioni , i gruppi , i movimenti studenteschi , degli operai, movimenti femminili e femministi . Dai percorsi della soggettività femminile degli anni ’50 e ’60 il viaggio esplorativo della regista arriva al neofemminismo degli anni ’70 fino alla trasformazione dell’ultimo ventennio.

La storia politica delle donne è caratterizzata da una lotta continua per la conquista

dei diritti civili ,  della libertà civile e sessuale , della pace .

 Oggi c’è un attacco alla libertà delle donne , una sorta di femminicidio del corpo e della mente, uno stravolgimento del concetto di libertà in libertinaggio dell’uguaglianza  in omologazione al modello maschile . La parità dei diritti nel rispetto della differenza di genere , rivendicata con tanta energia e passione negli anni ’76-78 ha avuto scarsa applicazione .

Nella Condorelli  , con la ricostruzione della storia politica delle donne, che hanno lottato per la piena cittadinanza femminile , per l’uguaglianza nella differenza di genere , ha dimostrato ai/alle giovani che esistono modi diversi di”servirsi del corpo” per affermare la soggettività femminile .

Pertanto ritengo che questo video ,per contenuto ed immagini, abbia un valore altamente didattico oltre ad essere uno scrigno prezioso della nostra memoria .


 
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